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Emergenza Coronavirus: come la Realtà Aumentata e Virtuale possono migliorare l’assistenza sanitaria

Emergenza Coronavirus: come la Realtà Aumentata e Virtuale possono migliorare l’assistenza sanitaria

Negli ultimi anni, le aziende che si occupano di portare la tecnologia della Realtà Aumentata e Virtuale nella vita quotidiana si sono affermate sempre di più nei vari campi come, ad esempio, quello medico. Dato il loro potenziale, esse sono in grado di simulare la chirurgia, migliorare l’imaging diagnostico e quindi la riabilitazione e la cura del paziente.

Queste aziende sono chiamate a rispondere all’esigenza attuale della sanità, che a causa dell’emergenza dovuta al Coronavirus, sta vivendo una profonda crisi e demanda supporto ed alternative strategiche per farvi fronte. Prima della pandemia, la fetta di mercato sanitario in cui le tecnologie della Realtà Aumentata e Virtuale hanno trovato maggiore impiego, è stata stimata da 2 miliardi di dollari nel 2018 a più di 11 miliardi nel 2025.

In che modo la Realtà Virtuale e Aumentata possono migliorare l’assistenza sanitaria?

La Realtà Aumentata e Virtuale hanno un impatto sulla percezione delle persone, aggiungono elementi essenziali e ne arricchiscono il mondo. La Realtà Aumentata lo fa attraverso una camera e un dispositivo (tablet, smartphone…), mentre la Realtà Virtuale immerge completamente la persona in un contesto diverso e realistico, con cui poter interagire.
I partecipanti possono trovarsi nello stesso posto tutti insieme, pur restando in casa propria, come ora è richiesto dall’emergenza che stiamo vivendo. È possibile creare degli spazi di interazione totalmente virtuali e sicuri in cui poter collaborare in tempo reale.

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Emergenza Coronavirus: quando la tecnologia salva la vita

Queste due tecnologie, prese insieme, possono essere impiegate per l’imaging che occorre alle diagnosi mediche, migliorare la cura del paziente e la sua riabilitazione e, cosa non da poco, simulare interventi chirurgici. I professionisti della salute mentale che hanno già visto le grandi risorse di queste tecnologie, già le usano nel loro lavoro: sono molto utili per comunicare con il paziente e per il trattamento di alcuni dei disturbi più invalidanti della società, come quelli fobici.
I chirurghi, invece, utilizzano tecnologie aptiche, ologrammi e altri tool immersivi per visualizzare le aree del corpo da operare, progettarne rappresentazioni 3D e migliorare l’accuratezza delle diagnosi.

Questo è un grande salto per la sanità, che può mettersi al servizio dei pazienti in tutto e per tutto, senza limitazioni di alcun genere. È proprio ciò che servirebbe in questo momento, in cui i sanitari giocano un ruolo fondamentale nel combattere la pandemia da Coronavirus, ma hanno bisogno anche di stare attenti a non contagiarsi ed agire in modo oculato.

Covid-19: dalla crisi al progresso tecnologico

Ciò che ci ha insegnato questa crisi sanitaria, sociale e umana è che alcuni servizi debbono trovarsi sempre pronti e preparati alle emergenze e che determinate categorie di professionisti (medici, infermieri, psicoterapeuti) devono poter agire in piena sicurezza per garantire un servizio eccellente alla comunità.

La Realtà Aumentata e Virtuale, quindi, si prestano benissimo allo sviluppo di nuove tecnologie salva-vita, da impiegare anche nel training di nuovi medici e professionisti della salute. Le potenzialità della tecnologia in medicina sono grandiose.

Sei interessato al potenziale delle nuove tecnologie? Contattaci e parliamone!

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